Nel cuore del Mezzogiorno italiano, incastonata tra Puglia, Campania e Calabria, si cela una terra ricca di storia, arte e tradizioni: la Basilicata. Questa regione, spesso trascurata dai circuiti turistici più battuti, custodisce gioielli architettonici e paesaggistici che attendono solo di essere scoperti. Un viaggio attraverso le sue città d’arte è un tuffo in millenni di storia, dai Greci ai Romani, dai Longobardi ai Normanni, fino al Rinascimento e oltre. Ma la Basilicata non è solo arte: è anche una terra di sapori autentici, dove ogni piatto racconta una storia e ogni sorso di vino è un viaggio nel tempo.

Matera: la città dei Sassi

Il nostro itinerario non può che iniziare da Matera, Capitale Europea della Cultura nel 2019. I suoi celebri Sassi, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, sono un labirinto di case, chiese rupestri e grotte scavate nel tufo. Passeggiare per i vicoli di Matera è come camminare in un presepe a grandezza naturale, dove il tempo sembra essersi fermato.

Da non perdere è la Cattedrale romanica di Santa Maria della Bruna, che domina dall’alto la città, e il MUSMA, Museo della Scultura Contemporanea, ospitato in un palazzo del XVI secolo. Per un’esperienza unica, pernottate in uno degli alberghi diffusi ricavati nelle antiche grotte.

A tavola, assaggiate la “crapiata”, una zuppa di legumi e cereali che un tempo era il pasto dei contadini, accompagnata da un bicchiere di Matera DOC, un rosso corposo che ben si sposa con i sapori decisi della cucina locale.

Potenza: l’acropoli lucana

Arroccata a quasi 1000 metri di altitudine, Potenza è la città più alta d’Italia. Il suo centro storico, un tempo cinto da mura, conserva testimonianze di epoche diverse: dalla Torre Guevara, di origine normanna, alla Cattedrale di San Gerardo, ricostruita dopo il terremoto del 1857 in stile neoclassico.

Non perdetevi una passeggiata lungo Via Pretoria, l’arteria principale della città, e una visita al Museo Archeologico Nazionale, che ospita importanti reperti della civiltà lucana. Per un tocco di modernità, salite sulla scala mobile più lunga d’Europa, che collega il centro storico alla parte bassa della città.

La cucina potentina offre piatti sostanziosi come le “lagane e ceci”, una pasta fatta in casa condita con ceci e peperoncino. Accompagnatela con un Aglianico del Vulture DOC, uno dei vini rossi più pregiati del Sud Italia.

Venosa: sulle orme di Orazio

Patria del poeta latino Quinto Orazio Flacco, Venosa è un vero e proprio museo a cielo aperto. Il Parco Archeologico, con i resti dell’anfiteatro romano e delle terme, testimonia l’importanza della città in epoca imperiale. Ma il gioiello di Venosa è l’Abbazia della Santissima Trinità, un complesso monumentale che racchiude in sé elementi romanici, gotici e rinascimentali.

Non mancate di visitare il Castello Pirro del Balzo, imponente fortezza quattrocentesca che oggi ospita il Museo Archeologico Nazionale, e la casa natale di Orazio, trasformata in un piccolo museo dedicato al poeta.

A tavola, gustate le “orecchiette con cime di rapa”, un classico della cucina lucana, e concludete con il “calzone di Venosa”, un dolce ripieno di mandorle e cioccolato. Il tutto accompagnato, naturalmente, da un calice di Aglianico del Vulture, il “Barolo del Sud”, la cui produzione ha proprio in Venosa uno dei suoi centri principali.

Melfi: la città dei Normanni

Dominata dal suo possente castello, Melfi è stata per secoli un importante centro di potere. Qui, nel 1231, Federico II promulgò le Costituzioni Melfitane, uno dei primi codici di leggi dell’Europa medievale. Il Castello, oggi sede del Museo Archeologico Nazionale, offre una panoramica sulla storia della regione dalla preistoria al Medioevo.

Da non perdere è anche la Cattedrale di Santa Maria Assunta, con il suo bellissimo portale romanico, e le mura normanne che ancora cingono parte della città vecchia.

La cucina melfitana vanta piatti come la “strazzata”, un pane speziato ripieno di salsiccia e peperoni cruschi (peperoni dolci essiccati al sole), perfetto con un bicchiere di Aglianico del Vulture Superiore DOCG, prodotto nelle vicine colline vulcaniche.

Maratea: la perla del Tirreno

Unico sbocco della Basilicata sul mar Tirreno, Maratea è un gioiello incastonato tra mare e montagna. Il suo centro storico, un dedalo di viuzze e scalinate, è punteggiato da ben 44 chiese, che le sono valse il soprannome di “città delle 44 chiese”.

Salite fino alla statua del Cristo Redentore, seconda per dimensioni solo a quella di Rio de Janeiro, per godere di una vista mozzafiato sulla costa. Non mancate di visitare la Grotta delle Meraviglie, con le sue spettacolari formazioni di stalattiti e stalagmiti.

A tavola, gustate il pesce fresco della costa tirrenica, magari in un “brodetto di pesce alla marateota”, accompagnato da un fresco Grottino di Roccanova IGT, un bianco che ben si sposa con i sapori del mare.

Metaponto: l’eredità della Magna Grecia

Concludiamo il nostro viaggio a Metaponto, importante colonia della Magna Grecia. Il Parco Archeologico dell’area urbana e il vicino Museo Archeologico Nazionale offrono uno spaccato affascinante della vita nell’antica polis greca. Imperdibili le Tavole Palatine, i resti di un tempio greco del VI secolo a.C. dedicato a Hera.

Dopo tanta storia, rilassatevi sulle spiagge dorate del lido di Metaponto, tra le più belle della costa ionica.

La cucina di Metaponto fonde tradizioni greche e lucane: provate la “pignata”, uno stufato di carne e verdure cotto in terracotta, e accompagnatelo con un Matera DOC bianco, fresco e minerale.

La Basilicata è una terra che sa sorprendere. Le sue città d’arte, custodi di tesori millenari, offrono un viaggio nel tempo e nella bellezza. I suoi sapori, autentici e genuini, raccontano storie di una terra generosa e di gente ospitale. Che siate appassionati d’arte, buongustai o semplicemente in cerca di luoghi ancora incontaminati, la Basilicata vi conquisterà, lasciandovi con il desiderio di tornare per scoprire ancora i suoi segreti.