Il 14 luglio 2025 segna una data storica per la mobilità europea: la riapertura del Tunnel dei Tauri dopo otto mesi di chiusura per lavori di ammodernamento. Questo corridoio strategico di 8,4 chilometri che trafora il cuore delle Alpi austriache rappresenta molto più di una semplice galleria ferroviaria. È un’arteria vitale che riconnette l’Europa centrale con il Mediterraneo, offrendo un’alternativa sostenibile al traffico automobilistico attraverso le montagne.

La ferrovia dei Tauri, inaugurata nel 1909 dall’imperatore Francesco Giuseppe, torna a pulsare dopo mesi di silenzio forzato. Durante la chiusura, iniziata a novembre 2024, i convogli sono stati costretti a serpeggiare attraverso il Brennero, causando ritardi che hanno raggiunto le quattro ore e paralizzato il trasporto merci verso il porto di Trieste, gateway strategico per i commerci con l’Europa orientale.

Una rinascita tecnologica nel rispetto della tradizione

I lavori appena conclusi hanno trasformato questo tunnel centenario in un gioiello di ingegneria moderna. Oltre 500 operai hanno lavorato ininterrottamente per rinnovare completamente la struttura: dalla volta risanata agli impianti elettrici a soffitto, dalla nuova carreggiata in calcestruzzo ai sistemi di segnalamento e sicurezza di ultima generazione.

Le stazioni della valle di Gastein sono state completamente rinnovate, offrendo ai viaggiatori ambienti più accessibili e moderni. Questi miglioramenti sono progettati per migliorare l’accessibilità e l’esperienza dei passeggeri, in particolare per coloro con mobilità ridotta. Una seconda fase di lavori è prevista per il 2027, ma fino ad allora la tratta sarà completamente operativa.

Il fascino lento del viaggio panoramico

La Ferrovia dei Tauri non è pensata per la velocità, ma per l’emozione del paesaggio. I treni mantengono una velocità massima di 70 km/h, permettendo ai passeggeri di assaporare ogni curva, ogni gola, ogni ponte che si sussegue lungo il percorso. È il treno come esperienza di viaggio, non semplice spostamento.

Il primo convoglio passeggeri dopo la riapertura parte da Salisburgo alle 6:12 del 14 luglio, attraversando paesaggi che cambiano dolcemente: dalle vallate salisburghesi, ancora avvolte nella quiete mattutina, fino alle cime dei Tauri, dove il treno si immerge nel tunnel per emergere, sette minuti dopo, nella luce mediterranea della Carinzia. Da lì, il convoglio scende lungo la valle del fiume Möll fino a Villach, città-ponte verso Slovenia, Italia e Croazia.

Il ritorno dei treni notturni verso l’Italia

Con la riapertura del tunnel si riattivano anche i collegamenti notturni internazionali che attraversano le Alpi. I treni Nightjet dell’ÖBB riprendono il servizio da Monaco a Roma e da Salisburgo/Stoccarda a Venezia, con posti a sedere a partire da 29,90 euro. Questi treni notturni rappresentano un’alternativa sostenibile e romantica ai voli aerei, permettendo di viaggiare dormendo e svegliarsi in una nuova città.

È attivo anche il Railjet stagionale che collega Monaco all’Adriatico, fermando ad Ancona. La durata è di circa 9-11 ore, con tariffe che partono da 64-72 euro prenotando in anticipo. Un’opportunità per riscoprire il viaggio lento e il turismo sostenibile, valori sempre più centrali per i viaggiatori contemporanei.

Una visione europea della mobilità sostenibile

La riapertura del Tunnel dei Tauri è solo l’inizio di un ambizioso programma di rilancio della mobilità alpina su rotaia. A dicembre 2025 aprirà anche il Koralm Tunnel, collegando Vienna e Klagenfurt in tempi ridotti. L’intera Austria meridionale si avvicina così all’Italia, e i porti del Nord Adriatico tornano centrali per i flussi di merci e turisti.

Questo progetto si inserisce in una visione più ampia di mobilità europea sostenibile, dove il treno riconquista il ruolo di protagonista nei collegamenti a media e lunga distanza. In un’epoca di crescente consapevolezza ambientale, la ferrovia offre un’alternativa concreta e affascinante al trasporto aereo e automobilistico, combinando efficienza, sostenibilità e il piacere del viaggio lento.

Il tunnel dei Tauri, con la sua storia centenaria e la sua proiezione verso il futuro, simboleggia perfettamente questa rinascita ferroviaria europea: un ponte tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione, tra le vette alpine e il mare Adriatico.