Nel panorama della mixology moderna, pochi drink hanno saputo conquistare il palato degli appassionati e la credibilità dei professionisti con la stessa forza del Penicillin. Questo cocktail affumicato e speziato rappresenta una delle creazioni più significative del XXI secolo, un’evoluzione contemporanea che ha saputo reinventare i classici della tradizione anglosassone con una personalità inconfondibile. La sua composizione equilibrata tra scotch whisky, miele, zenzero e limone ha creato un nuovo standard nella categoria dei sour, dimostrando come l’innovazione possa nascere dal rispetto per la tradizione.

La nascita di un moderno classico

La storia del Penicillin inizia nel 2005 tra le mura del leggendario Milk & Honey di New York, uno dei locali che ha definito l’era della mixology speakeasy-style. Il cocktail fu creato nel 2005 dal bartender australiano Sam Ross, che all’epoca stava sperimentando con diversi whisky scozzesi della gamma Compass Box. Il Penicillin è nato come una rivisitazione del Gold Rush, che a sua volta rappresenta una moderna interpretazione del Whisky Sour.

Sam Ross, già noto per la sua creatività dietro al bancone, stava lavorando con il Compass Box Asyla quando iniziò a sperimentare questa nuova formula. Il nome del cocktail non è casuale: deriva dalla penicillina, l’antibiotico scoperto dallo scienziato scozzese Alexander Fleming, un omaggio che lega simbolicamente le proprietà “curative” dello zenzero alla tradizione scozzese del whisky.

La diffusione del drink fu rapidissima. Nel 2007, Sam Ross fece un importante lavoro di consulenza a Los Angeles, piantando il seme del cocktail nei bar di quella città. Da quel momento, il Penicillin iniziò la sua conquista globale, diventando uno dei cocktail più richiesti nei bar di tutto il mondo e ottenendo il riconoscimento ufficiale dell’International Bartenders Association.

La ricetta originale: equilibrio tra tradizione e innovazione

La ricetta classica del Penicillin rappresenta un esempio perfetto di bilanciamento gustativo, dove ogni ingrediente contribuisce a creare un’esperienza sensoriale complessa e appagante.

Ingredienti:

  • 60 ml di Blended Scotch Whisky
  • 25 ml di succo di limone fresco
  • 25 ml di sciroppo di miele e zenzero
  • 15 ml di Single Malt Scotch di Islay (per il float)
  • Decorazione: fettina di zenzero candito e twist di limone

Preparazione dello sciroppo di miele e zenzero: Per preparare il premix, unite 300 grammi di miele, 300 grammi di acqua e 100 grammi di zenzero fresco grattugiato in un pentolino. Portate a leggero bollore e cuocete dolcemente per 10 minuti. Lasciate raffreddare completamente prima di filtrare e conservare in frigorifero.

Tecnica di preparazione: Mettete lo Scotch whisky, il succo di limone e lo sciroppo di zenzero e miele nello shaker con del ghiaccio e agitate per 30 secondi, quindi versate filtrando con il colino in un bicchiere old fashioned ghiacciato. Per finire versate sopra il whisky torbato.

Il segreto del Penicillin risiede nella stratificazione dei sapori: il blended scotch fornisce la base alcolica morbida, il limone apporta l’acidità necessaria, lo sciroppo di miele e zenzero crea il ponte dolce-speziato, mentre il float di whisky torbato di Islay regala quella nota affumicata che rende il cocktail immediatamente riconoscibile.

Abbinamenti gastronomici: quando il cocktail incontra la cucina

Il profilo gustativo complesso del Penicillin lo rende un compagno ideale per diverse preparazioni culinarie, aprendo scenari interessanti per gli abbinamenti food & drink.

Con i formaggi stagionati, il cocktail esprime al meglio le sue potenzialità: la nota affumicata del whisky di Islay dialoga perfettamente con pecorini invecchiati o gorgonzola, mentre lo zenzero bilancia la sapidità. Un Parmigiano Reggiano di 24 mesi o un Roquefort creano accostamenti di grande carattere.

Per quanto riguarda la carne, il Penicillin si sposa magnificamente con preparazioni alla griglia o affumicate. Un brasato al whisky, costine di maiale glassate o un semplice hamburger gourmet trovano nel cocktail un complemento perfetto, grazie alla capacità dello zenzero di pulire il palato dai grassi.

Nel mondo del pesce, l’abbinamento più riuscito è con preparazioni dal sapore deciso: salmone affumicato, tonno scottato o baccalà mantecato creano contrasti interessanti con le note speziate del drink.

Per chi preferisce abbinamenti più audaci, il Penicillin si rivela sorprendentemente versatile con la cucina asiatica: un ramen ricco o dim sum al vapore beneficiano della presenza dello zenzero, che crea un ponte naturale tra i sapori orientali e occidentali.

Non va trascurato l’abbinamento con i dolci: una crostata alla zenzero o un tiramisù al whisky possono concludere degnamente una serata, sfruttando le note dolci del miele e la complessità aromatica del distillato scozzese.

Il Penicillin rappresenta molto più di un semplice cocktail: è la dimostrazione di come la creatività contemporanea possa rispettare e rinnovare la tradizione, creando nuovi classici destinati a resistere nel tempo. La sua capacità di evolversi mantenendo la propria identità lo rende un protagonista indiscusso del bar moderno, un punto di riferimento per bartender e appassionati di tutto il mondo.