Tratto dall’omonimo film del 1983, arriva al Teatro Nazionale di Milano, l’inedito musical Flashdance, e per la prima dello spettacolo, la direzione non ha badato a spese. Ha accolto gli spettatori con un ricco e gustoso buffet e fiumi di alcool proprio in stile anni ’80.
Il teatro è gremito di un vasto e variegato pubblico e si notano in platea alcuni noti Vip, da Martina Colombari a Roberto Maroni al grande e amatissimo Renato Pozzetto.
Si spengono le luci in sala, si alza il sipario e finalmente inizia lo show.
Nessuna delusione per il pubblico. La colonna sonora (del film) viene cantata in inglese, come tutte le altre canzoni che saranno eseguite durante il Musical – Maniac, What a Feeling, Manhunt; I Love Rock and Roll, Gloria.
Coreografie, Scenografia, balli catturano completamente il pubblico. Non solo perché si respira tanta nostalgia per un’epoca così eccezionale, che ci ha lasciato una cospicua eredità in termini di indimenticabile musica e di pellicole entrare nella storia, ma soprattutto perché il cast risulta eccezionale. I testi in italiano sono altrettanto belli ed emozionanti.
C’è tanta fatica, volontà di riscattarsi, sofferenza, in ogni grande successo, e come le ripete sempre Anna: “Alex tu volerai. E non importa quanto triste sia la tua storia, il tuo futuro sfocerà in un grande successo, perché te lo meriti”.
Il momento più emozionante è stato proprio il duetto tra Alex ed Anna.
La trama la conosciamo quasi tutti e per chi non la conosce cosa c’è di meglio se non scoprirla proprio andando a vedere il Musical?
E anche questa volta non si rimane delusi. Gran bel Musical.
Ancora una volta ci siamo emozionati come non mai. Prima di lasciarci, un paio di curiosità sul film:
Jennifer Beals, la protagonista della pellicola, ebbe 4 controfigure e nella scena di breakdance (il balletto dell’audizione) era interpretata da Richard Colòn alias Crazy Legs; la controfigura principale fu Marine Jahan, mentre la scena in cui Alex si libra in aria è stata interpretata dalla ginnasta Sharon Shapiro.
La canzone Gloria interpretata da Laura Branigan è il successo di Umberto Tozzi adattato in lingua inglese.

Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.