Il 4 luglio 2025 resterà scolpito nella memoria di ogni fan del Britpop come il giorno in cui l’impossibile è diventato realtà. Dopo 16 anni di separazione, gli Oasis sono tornati sul palco per il primo concerto della loro reunion al Principality Stadium di Cardiff, dando inizio al loro Oasis Live ’25 Tour davanti a 75.000 spettatori in delirio.

Quando Liam e Noel Gallagher sono saliti insieme sul palco per la prima volta dal 2009, l’atmosfera era elettrizzante. Il cielo gallese, carico di nuvole grigie, sembrava fare da cornice perfetta a questo momento storico, quasi come se anche la natura volesse rendere omaggio al ritorno di una delle band più influenti della storia della musica britannica.

La magia del primo accordo: “Hello” come nuovo inizio

Il concerto si è aperto con “Hello”, una scelta simbolica che rappresentava perfettamente il nuovo inizio della band. Quando i primi accordi hanno risuonato nel silenzio dello stadio, migliaia di voci si sono alzate all’unisono, creando un’atmosfera magica che ha fatto dimenticare istantaneamente i sedici anni di assenza.

Liam Gallagher, con la sua inconfondibile postura e il suo sguardo penetrante, ha dominato il palco fin dal primo momento. La sua voce, ancora potente e riconoscibile, ha attraversato lo stadio come un fulmine, mentre Noel, più riservato ma ugualmente carismatico, ha tessuto le sue chitarre con la maestria di sempre.

La setlist ha saputo bilanciare perfettamente i grandi classici con alcune chicche per i fan più devoti. “Morning Glory”, “Supersonic”, “Wonderwall”, “Champagne Supernova” e “Live Forever” hanno fatto vibrare le gradinate, ma sono state le sorprese a rendere davvero speciale questa serata.

Di seguito la scaletta del concerto degli Oasis del 4 luglio

  • Hello
  • Acquiesce
  • Morning Glory
  • Some Might Say
  • Bring It On Down
  • Cigarettes & Alcohol
  • Fade Away
  • Supersonic
  • Roll With It
  • Talk Tonight
  • Half the World Away
  • Little by Little
  • D’You Know What I Mean?
  • Stand by Me
  • Cast No Shadow
  • Slide Away
  • Whatever
  • Live Forever
  • Rock ‘n’ Roll Star
  • The Masterplan
  • Don’t Look Back in Anger
  • Wonderwall
  • Champagne Supernova

I fratelli Gallagher: dal conflitto alla riconciliazione artistica

La storia degli Oasis è indissolubilmente legata al rapporto turbolento tra i fratelli Gallagher. Noel, nato nel 1967, e Liam, del 1972, hanno costruito la loro leggenda tanto sulla loro musica quanto sui loro litigi epici. La band, formata nel 1991 a Manchester, ha dominato gli anni ’90 con album come “Definitely Maybe” (1994) e “(What’s the Story) Morning Glory?” (1995), vendendo oltre 70 milioni di dischi in tutto il mondo.

Il loro conflitto più famoso risale al 2009, quando durante un litigio backstage prima di un festival in Francia, Noel decise di lasciare la band con una dichiarazione lapidaria: “Non riesco più a lavorare con Liam neanche un giorno in più”. Da quel momento, i due hanno intrapreso strade separate: Noel con gli High Flying Birds e Liam prima con i Beady Eye e poi con i Liam Gallagher & Band.

Il momento magico: Noel al microfono

A metà concerto, Noel ha preso il controllo delle parti vocali per tre brani: “Talk Tonight”, “Half the World Away” e “Little by Little”. Questi momenti hanno rappresentato probabilmente il climax emotivo della serata. Liam ha lasciato il palco permettendo al fratello di avere il suo momento sotto i riflettori, un gesto che ha simboleggiato perfettamente la nuova maturità del loro rapporto.

“Talk Tonight”, in particolare, ha assunto un significato speciale. Scritta durante un weekend difficile per Noel dopo un concerto disastroso, la canzone è diventata un inno alla resilienza e alla capacità di superare le difficoltà. Sentirla dal vivo, con la voce dolce e malinconica di Noel che riempiva lo stadio, ha creato uno dei momenti più intensi dell’intera serata.

@simonedbortoli

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♬ som original – simonedbortoli

L’ironia di Liam e la dedica di Noel

Dopo “Stand By Me”, Liam si è rivolto al pubblico con la sua tipica ironia: “Come va? Vi state divertendo? Ne vale la pena dei 40.000 sterline che avete pagato per il biglietto?”. La battuta, riferita ai prezzi esorbitanti del secondary market, ha strappato risate e applausi, dimostrando che il frontman non ha perso il suo senso dell’umorismo tagliente.

Noel, dal canto suo, ha dedicato “Cast No Shadow” al “genio di Richard Ashcroft”, che si era esibito come opener insieme ai Verve. Un gesto elegante che ha sottolineato il rispetto reciproco tra le leggende del Britpop.

Un catalogo senza tempo che attraversa le generazioni

La forza degli Oasis è sempre stata la loro capacità di creare inni generazionali che superano le barriere temporali. Durante il concerto di Cardiff, era evidente come le loro canzoni unissero padri e figli, teenager e cinquantenni, tutti accomunati dalla stessa passione per melodie che hanno definito un’epoca.

“Wonderwall” ha rappresentato probabilmente il momento più emozionante della serata. Quando i primi accordi della loro hit più famosa hanno risuonato nello stadio, 75.000 persone hanno cantato all’unisono, creando un coro spontaneo che si è sentito fino ai quartieri limitrofi di Cardiff. La canzone, scritta da Noel e pubblicata nel 1995, è diventata nel tempo molto più di un semplice brano: è un fenomeno culturale che ha attraversato confini geografici e generazionali.

L’eredità del Britpop e il futuro degli Oasis

Gli Oasis hanno rappresentato l’apice del movimento Britpop, insieme a band come Blur, Pulp e Radiohead. La loro musica, caratterizzata da melodie orecchiabili, arrangiamenti grandiosi e testi che parlavano di speranza e ambizione, ha dato voce a una generazione di giovani britannici negli anni ’90.

Il concerto di Cardiff ha dimostrato che quella magia è ancora intatta. Il Live ’25 Tour proseguirà fino al 23 novembre con il concerto finale all’Estádio do Morumbi di San Paolo, in Brasile, portando la loro musica in tutto il mondo dopo oltre un decennio di silenzio.

@tompleydell

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♬ original sound – Tom Pleydell

La produzione e l’allestimento scenico

Dal punto di vista tecnico, la produzione del concerto si è rivelata all’altezza delle aspettative. L’allestimento scenico, pur mantenendo la sobrietà che ha sempre caratterizzato gli Oasis, ha saputo esaltare la potenza della loro musica. Le luci, sincronizzate perfettamente con i brani, hanno creato un’atmosfera che alternava momenti di intimità a esplosioni di energia pura.

Il sound system del Principality Stadium ha restituito ogni sfumatura della musica degli Oasis, dalle chitarre taglienti di Noel alle frequenze acute della voce di Liam. La sezione ritmica, completata da Gem Archer alla chitarra, Andy Bell al basso e Chris Sharrock alla batteria, ha fornito la base solida su cui si sono poggiati i fratelli Gallagher.

@v22tony

OASIS SLIDE AWAY FOR THE FIRST TIME IN 16 YEARS #OASIS #OASISLIVE25

♬ original sound – Tony

Il pubblico: un’esperienza collettiva indimenticabile

Quello che ha reso davvero speciale il concerto di Cardiff non è stata solo la performance della band, ma l’energia del pubblico. Fin dall’ingresso nello stadio, si respirava un’atmosfera di attesa e commozione che raramente si percepisce ai concerti. I fan, alcuni dei quali avevano aspettato sedici anni per questo momento, hanno vissuto ogni canzone come se fosse la prima volta.

Durante “Live Forever”, uno dei brani più amati del repertorio degli Oasis, la canzone si è conclusa con un tributo al calciatore del Liverpool Diogo Jota, un momento che ha unito musica e sport in perfetto spirito britannico.

Un nuovo capitolo nella storia della musica

Il concerto di Cardiff ha segnato non solo il ritorno degli Oasis, ma ha anche aperto un nuovo capitolo nella storia della musica britannica. La reunion, annunciata il 27 agosto 2024, due giorni dopo le prime indiscrezioni, ha dimostrato che alcune band sono più grandi delle loro controversie interne.

Vedere Liam e Noel insieme sul palco, dopo anni di dichiarazioni al vetriolo sui social media e interviste velenose, ha rappresentato un momento di catarsi collettiva per milioni di fan in tutto il mondo. La loro musica, che ha accompagnato intere generazioni, ha dimostrato di essere ancora capace di emozionare e unire.

Il 4 luglio 2025 passerà alla storia come il giorno in cui gli Oasis sono tornati a casa, non solo geograficamente – dalla loro Manchester alle vicine terre celtiche – ma anche emotivamente, ritrovando quella magia che li aveva resi immortali. Cardiff ha assistito a molto più di un semplice concerto: ha vissuto la rinascita di una leggenda.

@chantellelydia

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♬ Slide Away – Remastered – Oasis

@abbyhorton

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♬ Stop Crying Your Heart Out – Oasis