Delle tante sofferenze che la pandemia globale ci ha “regalato” c’è l’impossibilità oramai da 9 mesi di godersi un concerto live.
Questo porta l’industria musicale (giustamente) a non gettare la spugna ed ingegnarsi sperimentando nuovi format. Dai concerti in streaming, ai concerti in presenza con distanziamento sociale, come quello proposto dai Flaming Lips.
Blu
Le mille bolle blu
Blu
Le vedo intorno a me
Blu
Le mille bolle blu
Che volano e volano e volano
Blu
Le mille bolle blu
Blu
Mi sento dondolar
Blu
Tra mille bolle blu che danzano
Su grappoli di nuvole
Così cantava nel 1961 Mina. Non voleranno tra le nuvole, ma si avvicina molto a quanto provato, a giudicare dalle immagini postate sui social, dagli spettatori del concerto tenuto dalla band statunitense il 13 ottobre scorso.
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L’evento si è svolto a Oklahoma City, la città natale dei membri della band. Il concerto era in parte uno spettacolo dal vivo e in parte un video musicale.
L’idea, nata da uno schizzo leader della aband di Wayne Coyne, appare molto semplice, perchè non collocare tutti, band e pubblico, in delle bolle di gomma sullo stile di quelle usate dai ragazzi (e non solo) per il bubble soccer?
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“Ho fatto una bozza… in cui ho disegnato un’immagine dei Flaming Lips durante uno spettacolo nel 2019. E io sono l’unica persona nella bolla spaziale, e tutti gli altri sono semplicemente normali”, ha detto Coyne alla CNN. “Poi (ho fatto un altro disegno con) i Flaming Lips in uno spettacolo nel 2020. Lo stesso identico scenario, ma io sono in una bolla, e lo sono anche tutti gli altri.
Anche se allora nessuno di loro pensava che questa idea avrebbe mai preso vita.
“Non credo che qualcuno avrebbe pensato… a metà marzo che questa situazione sarebbe andata avanti otto mesi dopo. Penso che tutti abbiamo pensato che questo fosse per un mese, forse due mesi, ma ce la faremo”, ha aggiunto il frontman.
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La band conclude che il concerto è stato un successo e spera nell’opportunità di fare qualcosa del genere di nuovo in futuro.
Apparentemente, questo concerto bolla è stato un giro di prova per concerti futuri, poiché la band ha eseguito un remix dance di Assassins of Youth e Brother Eye, 2 tracce dal loro ultimo LP, American Head.
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“Mi piace la modalità, perché puoi eccitarti quanto vuoi, puoi urlare quanto vuoi, ma non puoi infettare la persona accanto a te, non importa quanto ti dimeni, quanto sei eccitato “, ha detto alla CNN Wayne . “Quella barriera è lì, loro sono protetti e tu sei protetto… questo è che che pensiamo sia un successo.”
A giudicare il commenti sui social, non sembra tuttavia che tutti abbiano gradito il format.

Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.