Il 5 luglio 2025 segnerà una data da cerchiare in rosso per tutti gli appassionati di musica contemporanea: Ben Harper & The Innocent Criminals saliranno sul palco del Comfort Festival presso Villa Casati Stampa di Cinisello Balsamo, per quello che si preannuncia come uno degli eventi musicali più attesi dell’estate italiana. L’artista californiano torna nel nostro paese con la sua formazione storica, pronto a incantare il pubblico milanese con quella miscela unica di blues, folk e world music che ha reso il suo sound inconfondibile nel panorama musicale internazionale.

La leggenda della weissenborn e gli inizi al folk music center

Ben Harper nasce il 28 ottobre 1969 a Claremont, California, e inizia il suo percorso musicale nel retro del Folk Music Center and Museum, il negozio di strumenti musicali gestito dai suoi nonni materni. È proprio in questo ambiente intriso di storia musicale che il giovane Ben sviluppa la sua passione per la lap steel guitar, specializzandosi nell’uso della leleggendaria Weissenborn, una chitarra vintage degli anni ’30 che diventerà il suo marchio di fabbrica. Harper si specializza nell’uso di una chitarra slide molto popolare negli anni ’30, la Weissenborn, strumento che gli permette di creare quelle sonorità liquide e avvolgenti che caratterizzano il suo stile unico.

Il padre Leonard era di discendenza afroamericana e Cherokee, la madre Ellen Chase-Vendries ebrea, un melting pot culturale che si riflette perfettamente nella sua musica multiforme. Questa diversità etnica e culturale diventa il DNA sonoro di Harper, alimentando quella curiosità musicale che lo porterà a esplorare generi apparentemente distanti tra loro, dal reggae al gospel, dal blues al rock alternativo.

L’esplosione creativa degli anni novanta

Una carriera cominciata agli inizi degli anni Novanta con il disco Pleasure and Pain, Harper si fa notare immediatamente per la sua capacità di fondere tradizione e innovazione. Il suo approccio alla musica non conosce confini stilistici: attinge dal repertorio di Robert Johnson, abbraccia le sonorità reggae di Lee Perry, si ispira alla chanson francese di Jacques Brel e Edith Piaf. “Sono passato dal roots reggae di Lee Perry alla musica francese di Jacques Brel, Edith Piaf, Serge Gainsbourg. Ho ascoltato un sacco di Pearl Jam, i Wilco, Jack Johnson, Beth Orton, Gillian Welch, Sly Stone…”

Questa voracità musicale diventa il segreto del suo successo: Harper non si accontenta mai di ripetere formule già consolidate, ma continua a reinventarsi, mantenendo sempre quella radice bluesy che costituisce l’ossatura della sua identità artistica. Chitarrista eclettico, compositore versatile, capace di spaziare dalla black music al blues e al folk-rock, il californiano Ben Harper ha saputo abbinare il successo commerciale a mirate sperimentazioni sonore.

The innocent criminals e il sodalizio artistico perfetto

La formazione dei The Innocent Criminals rappresenta l’altra metà dell’anima musicale di Harper. Nata come necessità di avere musicisti in grado di seguire le sue evoluzioni stilistiche, la band diventa presto molto più di un semplice gruppo di accompagnamento. Se è vero che Harper ha venduto milioni di dischi in tutto il mondo, è però sul palcoscenico che lui e The Innocent Criminals si sono confermati una delle band più coinvolgenti del panorama live internazionale.

Il feeling tra Harper e i suoi musicisti si è consolidato attraverso anni di tournée e registrazioni in studio, creando una sintonia che trasforma ogni concerto in un’esperienza irripetibile. La capacità della band di improvvisare e di adattarsi alle diverse sfumature musicali del leader ha reso i loro live delle vere e proprie celebrazioni della musica, dove ogni brano può prendere direzioni inaspettate mantenendo sempre la sua essenza originale.

Diamonds on the inside e il periodo d’oro

Il grande Diamonds On The Inside del 2003 rappresenta probabilmente il momento di massima maturità artistica di Harper. L’album racchiude tutto il suo universo musicale: dalla title track introspettiva e malinconica alle aperture rock di “So High So Low”, passando per ballate delicate come “Amen Omen”. È un disco che testimonia la capacità dell’artista di navigare tra generi diversi senza mai perdere la propria identità, creando un sound immediatamente riconoscibile nonostante l’eclettismo delle composizioni.

Il successo commerciale non distoglie Harper dalla sua ricerca artistica: anzi, gli permette di sperimentare con maggiore libertà, collaborando con artisti di diversa estrazione musicale e ampliando costantemente i propri orizzonti sonori. Nel 2004 Ben Harper collabora con The Blind Boys of Alabama, un sodalizio che gli vale importanti riconoscimenti e testimonia la sua capacità di dialogare con la tradizione gospel americana.

L’impegno sociale attraverso la musica

La musica di Ben Harper non è mai stata solo intrattenimento: fin dagli esordi, l’artista ha utilizzato il suo palcoscenico come tribuna per veicolare messaggi di giustizia sociale e uguaglianza. Le sue liriche affrontano temi come il razzismo, la povertà, l’ambiente, sempre con quella delicatezza poetica che evita la retorica militante per toccare direttamente le coscienze degli ascoltatori.

Questa dimensione sociale della sua arte si riflette anche nelle scelte di vita: Harper è da sempre impegnato in cause benefiche e iniziative umanitarie, utilizzando la notorietà per sensibilizzare il pubblico su questioni urgenti. La sua musica diventa così un ponte tra intrattenimento e consapevolezza, dimostrando come l’arte possa essere un potente strumento di cambiamento sociale.

Il ritorno atteso al comfort festival

Il tour italiano di luglio 2025 prevede sei concerti, con la data di Cinisello Balsamo che inaugura questa serie di appuntamenti. La quarta edizione dell’atteso Comfort Festival si terrà quest’anno sul prato di Villa Casati Stampa a Cinisello Balsamo, una location suggestiva che promette di esaltare le qualità acustiche e l’intimità del repertorio harperiano.

Il Comfort Festival si conferma come uno degli eventi più prestigiosi del panorama musicale estivo italiano, con artisti del calibro di Ben Harper e due leggendari chitarristi Joe Satriani e Steve Vai. La presenza di Harper nel bill testimonia la qualità della programmazione, capace di attrarre artisti di caratura internazionale in una cornice intima e raffinata come quella di Villa Casati Stampa.

L’arte della reinvenzione continua

“Una lotta tra il me del presente e il me del passato”. Così Ben Harper racconta lo sforzo necessario, quando hai 52 anni e una quindicina di album alle spalle, per far ascoltare le nuove canzoni senza che la gente le paragoni ai classici. Questa dichiarazione rivela la consapevolezza di un artista maturo che non si accontenta di vivere di rendita sui successi passati, ma continua a cercare nuove forme espressive senza tradire la propria essenza musicale.

La sfida per Harper è duplice: rimanere fedele al proprio sound riconoscibile e allo stesso tempo evolvere artisticamente per non ripetersi. È una tensione creativa che attraversa tutta la sua carriera e che promette di animare anche il concerto di Cinisello Balsamo, dove il pubblico potrà assistere a questa continua metamorfosi artistica in tempo reale.

Un’esperienza musicale irripetibile

Il concerto del 5 luglio inizierà alle ore 18:00, con un biglietto di ingresso posto unico in piedi a € 60,00 più prevendita. Insieme a Ben Harper & The Innocent Criminals si esibiranno anche Fink e Dario Sansone, artisti che sapranno preparare il terreno per l’esibizione del headliner principale.

L’atmosfera di Villa Casati Stampa si presta perfettamente al tipo di esperienza musicale che Harper sa offrire: un concerto che è molto più di una semplice esecuzione di brani, ma diventa un viaggio attraverso le emozioni e le sonorità che hanno segnato oltre trent’anni di carriera. Il pubblico di Cinisello Balsamo avrà l’opportunità di vivere da vicino quella magia che ha reso Ben Harper una delle voci più autentiche e rispettate del panorama musicale contemporaneo.