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#Un buon professore può essere la salvezza dei suoi alunni, soprattutto dei più disagiati e oppressi dalla vita

Se sapessi qualcosa di Sigmund Freud e della psicoanalisi potrei far risalire tutti i miei guai alla mia infelice infanzia irlandese ….. dovrebbero dare una medaglia a chi scampa a un’infanzia infelice, … e io dovrei essere il primo a riceverla.

Ehi, professore, tu l’hai mai fatto un lavoro vero, cioè, mica insegnare, dico un lavoro vero?

Gli alunni sanno che con loro stai bene e a loro volta stanno bene con te. Di tanto in tanto ti dicono che hai fatto una bella lezione e tu ti senti al settimo cielo. In qualche modo questo fatto ti infonde energia e mentre torni a casa ti viene voglia di cantare.

Così guardo questo campionario di ragazzi provenienti da tutti e cinque i continenti, facce di tutte le forme e colori, un giardino di un’abbondanza divina; ….. la timidezza di alcuni, la turbolenza di altri, le pose dei maschi, il pudore delle femmine.

Ci sono professori che insegnano e se ne fregano dell’opinione che hanno di loro gli alunni. L’importante è la materia. Sono professori potenti. Dominano la classe con la loro personalità rinforzata dalla grande minaccia: la penna rossa che segna sul registro la temuta insufficienza. Il messaggio che mandano agli studenti è io sono il professore.

Dopo quindici anni di insegnamento in quattro scuole superiori, comincio ad avere il fiuto di un cane. Quando a settembre e a febbraio si presenta una classe nuova, afferro d’istinto la sua composizione chimica. Mentre gli alunni mi osservano, io osservo loro. Individuo vari tipi.

In questa scuola bisogna catturare l’attenzione degli alunni, bisogna sfidarli. Loro se ne stanno seduti l^, una fila dietro l’altra di facce luminose e intelligenti che mi guardano trepidanti, pronte a lasciarmi cimentare. … Ogni tanto riesci a farne fesso qualcuno, ma loro sanno quando porti la maschera, e tua sia che lo sanno.

Nella mia classe Bob Stein non si è mai seduto al banco. Forse dipendeva dalla sua stazza, ma io sono convinto che per lui appollaiarsi sul capace davanzale della finestra in fondo all’aula fosse un conforto.

Diglielo McCourt, digli la verità. Digli che ti ha rallegrato le giornate, che parlavi di lui ai tuoi amici, che parlavi di questo tipo originale e ammiravi il suo modo di fare, il suo buonumore, la sua sincerità, il suo coraggio, che avresti dato l’anima per avere un figlio come lui. Digli che bel ragazzo era ed è tuttora sotto tutti i punti di vista, che gli volevi bene allora come gliene vuoi adesso. Diglielo.

Dopo anni vissuti a contatto con migliaia di teenager, anni passati ad ascoltarli e a leggere i loro temi, so che i genitori hanno un’idea esagerata della loro innocenza. Quelle migliaia di teenager mi hanno insegnato parecchie cose.

 

Un Autore, che si è messo a scrivere troppo tardi e lasciandoci troppo presto.

Frank McCourt in questo suo terzo libro ci racconta del suo lavoro di Professore.

Un libro per chi ama i libri, per chi crede che la conoscenza può letteralmente salvarti la vita, un libro per i professori e per gli alunni.

Perché insegnare è una cosa seria, e il modo di farlo può fare la differenza.

Ehi Prof! di Frank McCourt, #Un buon professore può essere la salvezza dei suoi alunni, soprattutto dei più disagiati e oppressi dalla vita

Ehi, Prof!
di Frank McCourt
Adelphi edizioni (309 pp.)

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