Dopo diverse posticipazioni della data di uscita, il 19 agosto è stato presentato nella sale cinematografiche italiane “Onward – Oltre la magia” di Don Scanlon, il primo vero road movie firmato Pixar Animation Studios.
Dopo una breve presentazione dell’universo in cui si è coinvolti e dopo l’introduzione dei personaggi, lo spettatore si unisce all’avventura dei fratelli elfi Ian (Tom Holland) e Barley (Chris Pratt) impegnati a riportare sulla terra il defunto padre entro il tramonto.
L’immersione nel microcosmo della narrazione avviene fin da subito ed è di forte impatto, tanti colori e personaggi di fantasia interagisco fra loro catturando subito l’attenzione di bambini e adulti. Il comparto tecnico è di alto livello, le animazioni sono pulite e ricche di particolari, ma senza risultare opprimenti. Le musiche e i suoni si sposano perfettamente alle immagini riuscendo a confezionare al meglio ogni scena della pellicola.
L’intreccio è semplice e lineare portando i nostri protagonisti ad un’avventura che culminerà in un finale eccezionale, potente e maturo in grado di far crescere i più piccoli e di aprire il cuore dei più grandi: tratto distintivo dei lungometraggi Pixar.
La strada verso l’epilogo è però troppo “facile” e sbrigativa: lo spettatore non si sente mai realmente impaurito e gli ostacoli posti davanti ai protagonisti non sono di livello, venendo superati nel giro di pochi attimi.
La coppia di protagonisti è caratterizzata in modo troppo convenzionale e i personaggi secondari mancano di quel mordente caratteristico dei film d’animazione Pixar. Non troviamo nessun personaggio in cui ci si possa rispecchiare appieno: troppo deboli i loro tratti distintivi per restare nell’immaginario collettivo, come potevano essere i giocattoli di Andy (Toy Story, 1995), lo squalo vegetariano Bruto (Alla ricerca di Nemo, 2003), l’amico immaginario Bing Bong (Inside Out, 2015) e molti altri. Il colpo di genio che fa alzare di livello il film c’è, ma è presente solo nella parte finale della pellicola lasciando l’amaro in bocca a causa di un secondo atto non all’altezza di un meraviglioso finale.
Mi chiamo Riccardo Brancaleoni, classe 1995. Abito a Mantova da quando son nato ma ho sempre viaggiato tanto, per studio o per svago. Nel 2019 mi sono laureato nelle discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo all’università di Bologna coronando il mio amore viscerale per il Cinema. Ho una Dealorean con cui mi diverto a correre su Sunset Boluveard facendo a gara con un GMC Vandura nero e l’Ecto-1. Auspicando di trovare un giorno il tesoro di Willy l’orbo, senza incappare in qualche T-800 che voglia farmi fuori per prendermi l’Anello, vi auguro buona giornata e buona lettura, sperando il prima possibile di poter condividere con voi un Vodka Martini, agitato non mescolato. Saluti e che la Forza sia con voi.