Sui Navigli, dove il viavai della movida si mescola alle acque placide della Darsena, un’insolita agenzia immobiliare ha aperto i battenti. Ma attenzione: qui non troverete il classico agente in completo che vi mostrerà l’appartamento dei vostri sogni. L’Edicola Radetzky, storico chiosco reinventato come spazio espositivo, ospita infatti “IMMOBILI-AREE.IT“, l’ultima provocatoria installazione dell’artista Biancoshock.

Lo specchio della città incompiuta

Dal novembre 2024 fino a gennaio 2025, le vetrine dell’edicola si sono trasformate in un’amara ma geniale parodia del mercato immobiliare. Attraverso annunci che sembrano autentici, Biancoshock mette in vendita il nulla: edifici abbandonati, strutture incompiute e scheletri di cemento che punteggiano il panorama milanese. Una collezione di “occasioni perse” accuratamente fotografate dall’artista, che ha setacciato la città alla ricerca di questi monumenti al degrado urbano.

 

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L’ironia che fa riflettere

Il gioco di parole nel titolo dell’installazione – “immobili-aree” – racchiude già tutta l’essenza dell’opera: spazi cristallizzati nel tempo, zone di stasi in una Milano che corre sempre più veloce. La genialità dell’artista si manifesta anche nella scelta di rendere l’agenzia inaccessibile, con le vetrine oscurate da fogli di giornale, creando un paradossale parallelo con l’inutilizzabilità degli immobili in vendita.

Una storia di riscatto

L’Edicola Radetzky stessa rappresenta il rovescio della medaglia: salvata dall’abbandono grazie alla concessione del Municipio 6 all’associazione Progetto Città Ideale, è diventata un faro culturale in una zona dominata da locali e commercio. La sua trasformazione dimostra come il recupero creativo degli spazi dismessi non sia un’utopia, ma una possibilità concreta di arricchimento per il tessuto urbano.

L’arte come denuncia

Con quest’opera, Biancoshock non si limita a documentare il fenomeno dell’abbandono edilizio, ma crea un cortocircuito concettuale che costringe i passanti a riflettere. In una città dove la speculazione edilizia galoppa e il mattone è ancora considerato l’investimento per eccellenza, questi edifici fantasma rappresentano un monito: quanto potenziale inespresso si cela dietro le loro facciate in rovina? La risposta, forse, sta proprio in quelle vetrine che nessuno potrà mai varcare.