Il 7 giugno 2025, l’Ippodromo Snai La Maura di Milano si trasformerà in un tempio della musica pop internazionale quando Dua Lipa calcherà il palco degli I-Days come prima headliner dell’edizione 2025. La popstar britannica di origine albanese, con i suoi miliardi di stream e una carriera che ha ridefinito i confini del pop contemporaneo, porta in Italia tutto il suo ottimismo radicale musicale.

La scelta di Dua Lipa come apertura della manifestazione milanese non è casuale. Dopo il successo straordinario dell’edizione 2024, che ha registrato oltre 430mila presenze, gli organizzatori hanno puntato su un’artista capace di incarnare perfettamente lo spirito del festival: innovazione, energia e capacità di coinvolgere generazioni diverse. La cantante rappresenta infatti una delle voci più influenti della sua generazione, capace di fondere sonorità nostalgiche con produzioni all’avanguardia.

Dagli inizi londinesi al successo planetario: la storia di Dua Lipa

Nata a Londra nel 1995 da genitori albanesi del Kosovo, Dua Lipa ha sempre saputo di voler fare la cantante. Il suo nome, che in albanese significa “amore”, sembra quasi profetizzare il legame speciale che avrebbe instaurato con milioni di fan in tutto il mondo. La sua adolescenza è stata segnata da una determinazione ferrea: a soli 14 anni inizia a pubblicare cover su YouTube, mentre studia canto e si esibisce nei locali di Londra.

Il breakthrough arriva nel 2015 con la firma per la Warner Bros Records, ma è nel 2017 che il mondo conosce veramente Dua Lipa. Il suo album di debutto omonimo diventa rapidamente un fenomeno globale, trainato da singoli come “Be the One” e soprattutto “New Rules”, brano che ridefinisce l’empowerment femminile nella musica pop. La canzone, con il suo ritornello ipnotico e il messaggio di indipendenza emotiva, conquista le classifiche di mezzo mondo e le vale il primo numero uno nel Regno Unito.

Quello che colpisce di più nel percorso artistico di Dua Lipa è la maturità compositiva dimostrata sin dagli esordi. I suoi testi navigano tra vulnerabilità e forza, mentre musicalmente sa attingere tanto dal pop degli anni ’80 quanto dalle sonorità contemporanee dell’elettropop e della nu-disco. Questa capacità di fusione stilistica diventa ancora più evidente con “Future Nostalgia”, il secondo album pubblicato nel 2020.

“Future Nostalgia”: quando il passato incontra il futuro

“Future Nostalgia” rappresenta un punto di svolta nella carriera di Dua Lipa, dimostrando una maturità artistica che pochi si aspettavano da un secondo album. Pubblicato in piena pandemia, il disco diventa la colonna sonora perfetta per un periodo di incertezza, offrendo evasione e energia quando il mondo ne aveva più bisogno.

L’album è un capolavoro di ingegneria pop, dove ogni elemento è calibrato alla perfezione. Brani come “Don’t Start Now”, “Physical” e “Levitating” non sono semplici canzoni da classifica, ma veri e propri manifesti di come il pop possa essere tanto nostalgico quanto futuristico. La produzione, curata insieme a collaboratori come Stuart Price e The Blessed Madonna, riesce a catturare l’essenza della disco music degli anni ’70 e ’80 filtrandola attraverso una sensibilità completamente contemporanea.

Il successo commerciale è travolgente: “Future Nostalgia” vince il Grammy Award come Miglior Album Pop Vocale e consacra definitivamente Dua Lipa come una delle artiste più influenti della sua generazione. Ma oltre ai numeri, l’album dimostra una visione artistica chiara: quella di un pop che non ha paura di guardare al passato per costruire il futuro.

“Radical Optimism”: l’evoluzione continua di un’artista in crescita

Con “Radical Optimism”, pubblicato il 3 maggio 2024, Dua Lipa continua la sua evoluzione artistica esplorando un concetto che l’ha affascinata profondamente: l’idea di “ottimismo radicale” come filosofia di vita. Come spiega l’artista stessa, si tratta di “attraversare il caos con grazia e sentire di poter resistere a qualsiasi tempesta”.

Il terzo album in studio segna un ulteriore approfondimento stilistico, con collaborazioni prestigiose che includono Kevin Parker dei Tame Impala, Danny L Harle e Ian Kirkpatrick. Ogni traccia sembra studiata per creare un viaggio sonoro che accompagni l’ascoltatore attraverso diverse sfumature emotive, mantenendo sempre quel filo conduttore di positività consapevole che caratterizza il lavoro.

I singoli estratti – “Houdini”, “Training Season” e “Illusion” – hanno confermato la capacità di Dua Lipa di dominare le classifiche globali, tutti posizionandosi nella top ten del Regno Unito e nella top fifteen della Billboard Global 200. Ma al di là del successo commerciale, “Radical Optimism” dimostra una ricerca artistica costante, un’artista che non si accontenta di ripetere formule vincenti ma continua a esplorare nuovi territori sonori.

Gli aneddoti di una stella in ascesa

La carriera di Dua Lipa è costellata di episodi che rivelano tanto la sua determinazione quanto il suo carattere autentico. Uno degli aneddoti più significativi riguarda la genesi di “New Rules”: la canzone nasceva inizialmente come un brano molto più malinconico, ma durante le sessioni in studio l’artista ha insistito per trasformarlo in un inno di empowerment. “Volevo che le ragazze cantassero queste parole sentendosi forti, non tristi”, ha raccontato in diverse interviste.

Un altro momento rivelatore della sua personalità è legato ai primi concerti. Durante una delle sue prime esibizioni in un piccolo club londinese, un problema tecnico ha interrotto la musica a metà canzone. Invece di fermarsi, Dua Lipa ha continuato a cantare a cappella, coinvolgendo il pubblico in una performance intima che molti dei presenti ricordano ancora come magica e autentica.

La sua connessione con le origini albanesi rappresenta un aspetto fondamentale della sua identità artistica. Non è raro vederla indossare la bandiera del Kosovo durante i concerti, e nel 2018 ha organizzato un concerto benefico per supportare le comunità albanesi. “La mia identità è parte della mia musica”, ama ripetere, dimostrando come il senso di appartenenza possa diventare forza creativa.

L’attesa per Milano: cosa aspettarsi dal live di Dua Lipa

Il concerto del 7 giugno all’Ippodromo Snai La Maura, che vedrà come opening act la cantautrice inglese Alessi Rose, si preannuncia come uno degli eventi musicali più attesi dell’estate italiana. Il live fa parte del “Radical Optimism Tour”, la terza tournée mondiale dell’artista iniziata a Singapore nel novembre 2024 e destinata a concludersi a Città del Messico nel dicembre 2025.

Chi ha avuto la fortuna di assistere ai concerti più recenti di Dua Lipa descrive un’esperienza totale e coinvolgente. La scenografia è studiata nei minimi dettagli, con giochi di luce che accompagnano ogni cambio di atmosfera musicale, mentre la coreografia unisce movimenti fluidi a momenti di pura energia. L’artista ha dimostrato di saper gestire palchi di ogni dimensione, dalla intimità dei club alle distese oceaniche dei festival, adattando la sua presenza scenica senza mai perdere in intensità.

Il repertorio che porterà a Milano promette di essere un viaggio attraverso tutta la sua discografia, dai primi successi come “Be the One” ai brani più recenti di “Radical Optimism”. Non mancheranno certamente i grandi classici come “New Rules”, “Don’t Start Now” e “Levitating”, canzoni che hanno segnato intere generazioni e che dal vivo assumono una dimensione ancora più potente.

Di seguito la probabile scaletta del concerto.

  • Training Season
  • End of an Era
  • Break My Heart
  • One Kiss
  • Whatcha Doing
  • Levitating
  • These Walls
  • Forever Young
  • Maria
  • Physical
  • Electricity
  • Hallucinate
  • Illusion
  • Falling Forever
  • Happy for You
  • Love Again
  • Anything for Love
  • Be the One
  • New Rules
  • Dance the Night
  • Don’t Start Now
  • Houdini

Un fenomeno che va oltre la musica

Quello che rende Dua Lipa un fenomeno unico nel panorama pop contemporaneo è la sua capacità di essere icona culturale oltre che musicale. I suoi look sono studiati dai fashion magazine di tutto il mondo, le sue dichiarazioni sui social media diventano virali, e le sue scelte artistiche influenzano trend e tendenze.

La sua influenza si estende anche al mondo del business musicale. Dua Lipa ha dimostrato come un’artista possa mantenere il controllo creativo pur lavorando all’interno del sistema delle major label. Le sue collaborazioni sono sempre frutto di scelte ponderate, mai casuali, e questo approccio metodico si riflette nella coerenza del suo percorso artistico.

L’appuntamento del 7 giugno agli I-Days non è quindi solo un concerto, ma l’occasione per assistere dal vivo a uno dei fenomeni musicali più significativi degli ultimi anni. In un’epoca in cui la musica pop spesso privilegia l’effimero, Dua Lipa rappresenta quella rara combinazione di talento, visione e autenticità che costruisce carriere destinate a durare nel tempo.

Milano si prepara ad accogliere una regina del pop nel pieno della sua maturità artistica, pronta a regalare una serata che i presenti ricorderanno per molto tempo.